PREMIO BASILIO MOSCA 2016
Verbale della giuria25 aprile 2016
Gli Incontri Tra/Montani ITM, una rete di associazioni e centri culturali dell’arco alpino, hanno bandito in occasione della XXVI edizione 2016, un premio alla memoria del trentino Basilio Mosca, cofondatore della rete, scomparso nel 2013.
II premio, costituito da un contributo di € 1.000,00 da destinarsi al finanziamento di un evento culturale riguardante la cultura e la vita di montagna, tematiche dibattute dagli ITM, che dovrà svolgersi tra il 1 maggio e il 31 dicembre 2015, ha visto la partecipazione di di 8 concorrenti provenienti da 4 regioni alpine (Lombardia, Piemonte, Trentino AA, Veneto), ed appartenenti sia ad enti pubblici che ad associazioni ed organizzazioni culturali, alpinistiche e ricreative.
La giuria nominata dal coordinamento degli ITM, presieduta da Giancarlo Maculotti e composta da Giuliano Beltrami, Chiara Barbierato, Sergio Primo Del Bello, Graziano Riccadonna, ha esaminato e valutato attentamente i progetti presentati, risultati tutti meritevoli di un buon punteggio. Dopo una prima selezione, sono state ammesse alla scelta definitiva del progetto da selezionare come vincitore 4 domande.
Gli altri progetti sono stati ritenuti validi, di qualità e rispettosi del regolamento del bando, ma hanno ricevuto un punteggio leggermente inferiore ai primi classificati, non certo una bocciatura.
Si evidenzia che il progetto del Film Festival della Lessinia si distingue dagli altri per il livello internazionale, budget economico, storia e dimensioni che vanno oltre gli scopi del Premio, nato come strumento di promozione, più che di sponsorizzazione di eventi.
Tra di essi il punteggio maggiore è stato attribuito a:Bio-distretto Valle Camonica BS
Cerveno (BS)
Gennaio – dicembre 2016
Capofila: Bio-distretto Valle Camonica
Con questo progetto il Bio-distretto intende avvicinare le giovani generazioni all’esperienza di un’alimentazione con prodotti locali e sani. L’iniziativa ha avuto il sostegno del Sistema Socio-Sanitario di Regione Lombardia che si è attivato sul territorio per l’aspetto educativo dell’iniziativa, proprio perché il progetto investe sulla salute dell’intera popolazione, partendo dalle buone abitudini a tavola sin dall’età scolare, con effetti importanti e misurabili.
Le principali azioni del progetto vanno dal bio-intervallo ai laboratori del gusto con i prodotti delle aziende agricole del territorio, scelte in virtù del loro impegno nella valorizzazione dei territori di montagna e nella tutela delle produzioni locali, a kilometro zero. Inoltre il Bio-distretto, con la sua rete di contatti e i produttori dell’associata Valcamonica Bio, è anche il principale fornitore dei prodotti biologici impiegati per le bio-merende e i laboratori del gusto.
Il progetto che prevede inoltre opportunità di ampliamenti e articolazioni diverse nei vari istituti scolastici che vanno dalla realizzazione e implementazione di orti scolastici, con la collaborazione di genitori e nonni, alla formazione degli adulti attraverso serate con esperti su temi inerenti l’agricoltura naturale, il rapporto tra alimentazione e salute, la conoscenza delle produzioni agricole reperibili territorio, la riflessione sulle modalità di acquisto e consumo che siano meno dipendenti dalla grande distribuzione.La giuria dopo aver attentamente valutato l’originalità del progetto, l’innesco di processi positivi sul territorio, l’ampiezza di coinvolgimento dei soggetti locali, la pluralità di iniziative, l’occasione di dare inizio a buone pratiche a favore della montagna, la potenziale prosecuzione nel tempo dell’evento, la cura della comunicazione, della pubblicizzazione, della documentazione, ha unanimemente scelto il progetto del Biodistretto della Valle Camonica come meritevole del premio Basilio Mosca 2015.
Pur considerando che l’iniziativa è già sostanziosamente finanziata dagli enti pubblici la giuria ha voluto sottolineare la peculiarità dell’iniziativa e richiede l’impegno, previsto dal regolamento, da parte del vincitore a inserire il logo ITM e quello del Centro Studi Judicaria su tutto il materiale pubblicitario che sarà prodotto per gli eventi 2016.
Le altre proposte pervenute che si sono volute segnalare (non in ordine di punteggio) sono le seguenti:
- Ono S. Pietro, Valle Camonica, Brescia, Campus montano Concarena.
Serie di attività musicali rivolte a differenti fasce d’età e livelli di apprendimento contestualizzate in una comunità alpina. Banda Civica Volontà di Bienno.
- Montagne frazione di Tre Ville, Trentino, A so casa. Teatro come interferenza.
Un percorso di riscoperta artistica del vissuto quotidiano di attività montane con il coinvolgimento diretto degli abitanti. Associazione Culturale Le Ombrie di Montagne.
- Breno, Valle Camonica, Memento mori. Ritualità, immagine e immaginario della morte nelle Alpi.
L’Ista (Istituto per lo Studio delle Tradizioni Alpine) propone un nuovo convegno di approfondimenti storico-antropologici intervallivi ed altre attività connesse.La Giuria, composta da Giuliano Beltrami, Chiara Barbierato, Sergio Primo Del Bello, Giancarlo Maculotti e Graziano Riccadonna, ha concluso i suoi lavori lunedì 25 aprile 2016.
Sul sito degli ITM è consultabile l’elenco delle domande presentate.
Le decisioni della Giuria sono inappellabili.
Il segretario verbalizzante
Sergio Primo Del Bello
Facebook: https://www.facebook.com/ITM1990 Twitter: @ITM1990 #premioMosca
Trento, Sala della Filarmonica, 29 marzo 2009 in occasione
della presentazione del CD-ROM su W.A.Mozart da lui curato.
BASILIO MOSCA
La quercia delle Giudicarie
BASILIO MOSCA
(Bersone, 29 aprile 1925 - Tione, 14 novembre 2013)
Sposato con Romana Nicolini e padre di Lucia e Daniela.
Solida e sicura, la quercia resiste alle avversità creando oasi di vivibilità.
Basilio Mosca impersona l’immagine della quercia di provincia che ha solidi agganci con il centro pur non abbandonando mai le sue origini. Dalla cultura alla politica all’associazionismo, senza soluzioni di continuità, sempre con la medesima “passione”.
Ancora giovane, matura la sua innata passione, quella musicale, sbocciata nel 1948 grazie al corso di canto corale presso l’Accademia Filarmonica di Trento, condotto da Silvio Pedrotti e Camillo Moser. Nel 1950 fonda il “Coro Azzurro” di Strada, che continua tuttora la propria intensa attività corale e culturale. Nel 1982 fonda con il maestro Nicola Sfredda, Attilio Amitrano, G.Maria Rossi, Marco Deflorian il Centro didattico musicale di Rovereto (CDM), di cui è vicedirettore e contemporaneamente il Centro di Promozione per l’Educazione Musicale di Pieve di Bono (CPEM), di cui è responsabile.
Decisivo è l’impulso dato da Basilio Mosca alla nuova considerazione della musica nella scuola dell’obbligo. La passione musicale di Basilio Mosca emerge durante l’anno dedicato in Judicaria a Mozart in occasione del 250° della nascita del genio salisburghese, il 2006. Infatti il diffuso interesse registrato dalle manifestazioni proposte per l’Anno Mozartiano dimostra l'interesse per il Genio salisburghese. L'amicizia con il coro della SAT data dagli anni Cinquanta.
Se la prima radice per comprendere la figura di Basilio Mosca è la didattica della musica, la seconda è la passione civile e civica, come sindaco di Pieve di Bono, la terza è sicuramente quella che più ha segnato la sua persona: il Centro Studi Judicaria.
Nell’anno 1982, poco più di trent'anni fa, dà avvio con un gruppo di personalità giudicariesi al Centro Studi Judicaria di Tione di Trento, divenendone quindi presidente fino al 2002 nonché infaticabile trainer delle iniziative culturali della Judicaria, per poi essere nominato presidente onorario. Sicuramente è stata una scelta non solo intelligente, ma anche lungimirante, quella dei due BIM del Sarca e del Chiese, di riconoscere la necessità del fattore “cultura” come DNA del territorio judicariense, fondando come una loro costola d’Adamo il Centro Studi Judicaria, ricordo dell'antica Judicaria Summa Laganensis.
In occasione del XXV di Judicaria concludevamo i festeggiamenti con una constatazione: per merito di Basilio l’attività del Centro Studi ha coinvolto contagiandolo un vasto territorio di competenza, comprendente le valli Giudicarie, la valle dei Laghi, l'Alto Garda e Ledro, l'Altopiano della Paganella. Un contagio provvidenziale, da vecchia quercia.
Ci mancherà la sua battuta fulminante, l'autoironia con cui condiva i suoi interventi, sempre bonariamente.
Graziano Riccadonna
presidente Centro Studi Judicaria
Rassegna stampa: "Trentino", 17 febbraio 2015
Fotografie del convegno
e della premiazione Video della premiazione